Accertamento situazione igienico - sanitaria del canile di Tricase in seguito alla denuncia del programma televisivo "Striscia la notizia".

Dettagli della notizia

Il Servizio Sanitario della Puglia ASL Lecce Area

Sud ha inviato per conoscenza al sig. Sindaco del Comune di Tricase la nota prot. 798 del 26 gennaio 2010, a firma del

Direttore Area C,avente ad oggetto:"Accertamento situazione igienico - sanitaria del canile di Tricase

seguita alla denuncia del programma televisivo "Striscia la notizia".

Per opportuna

conoscenza si riporta di seguito il testo della suindicata nota:

"Si ritiene doveroso informare le

SS.VV. che il giorno 25.01.2010 alle ore 23.00 circa, venivo contattato telefonicamente dal Direttore Generale dei

Servizi Veterinari del Ministero della Sanità  D.ressa Gaetana Ferri la quale mi informava, in qualità  di Veterinario

Direttore incaricato dell'area C e pertanto responsabile del benessere animale, che aveva disposto un'ispezione

immediata dei NAS per il mattino successivo con la consulenza del Dr Paolo Gentile Veterinario Dirigente dell'area A

della ASL di Brindisi, al canile "ERRANT" del signor Sparasci Paolo sito nel comune di Tricase in via

Gonfalone, convenzionato con diversi comuni della zona.

L'urgenza di questa disposizione era scaturita da

notizie apparse su organi di stampa e dalla messa in onda nella serata del 25.01.2010 dal programma televisivo

"striscia la notizia", nel quale era stato preso di mira proprio il canile di Tricase, denunciando che nella

struttura i cani fossero sottoposti a sevizie e maltrattamenti.

Il servizio televisivo era stato richiesto e

caldeggiato grazie all'infaticabile e caparbio impegno di alcune associazioni animaliste locali, che erano riuscite

manipolando "artatamente" alcune foto che riprendevano piaghette presenti sugli arti di 4 cani dei 440 presenti

e su di un cane gravemente malato di leismaniosi, sul quale prima di decidere l'abbattimento, si stava tentando il

protocollo terapeutico previsto in questi casi, presso il reparto di isolamento del canile.

Dette riprese

ingigantite da una mirabile e raffinata regia, degna di miglior causa, erano state inviate agli organi di informazione,

quale prova inconfutabile delle pessime condizioni igieniche, dei maltrattamenti e di una drammatica realtà  all'interno

del canile, nei fatti inesistenti.

Purtroppo le associazioni animaliste hanno una propria visione sia delle

strutture di ricovero dei cani, sia della loro gestione che spesso contrasta con quanto previsto dalle norme in vigore ma

soprattutto con l'esiguità  delle risorse economiche a disposizione dei Comuni.

In conclusione è evidente che

la diffusione di notizie di questo genere oltre ad allarmare il Ministero della Sanità  e l'opinione pubblica, non

apporta alcun aiuto alla soluzione del problema del randagismo, ma serve solo a screditare le istituzioni pubbliche,

diffondendo l'immagine di una mancanza di senso civico e di sensibilità  che francamente la gente del Salento non merita.



Si allega copia del verbale di sopralluogo effettuato presso la struttura.

Distinti saluti."

/>
Il 26 gennaio 2010, alle ore 11.30, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S. di Lecce ha

effettuato un controllo igienico sanitario ed amministrativo presso il Canile privato denominato "ERRANT" sito

in agro di Tricase, in via Gonfalone; struttura che opera in convenzione con i comuni di Spongano, Supersano, Diso,

Morciano di Leuca, Tuglie, Melissano, Alessano, Aradeo, Ugento, Castrignano del Capo, Specchia, Ruffano, Miggiano,

Gagliano del Capo, Collepasso, Taurisano, Casarano e Tricase.

Di seguito si trascrive uno stralcio del verbale

relativo all'ispezione suddetta.



"Al momento del controllo erano già  al lavoro, dalle ore

07,00 n.2 operai che provvedevano alla pulizia di box con getto d'acqua. La struttura si compone di nr. 293 box per il

ricovero di animali, suddivisi in n.5 moduli contigui, di cui nr. 10 adibiti a ricovero di animali in

quarantena/isolamento, nr. 22 box destinati a canile sanitario, oltre a 7 recinti di cani a stabulazione libera, come

meglio di seguiti descritti:----////

Tutti i box sono costituiti da una parte chiusa, una parte coperta da

tettoia e parte completamente aperta.--------////

• FILA "A" nr. 20 box di mq. 20 circa cadauno;---

-////

• FILA "B" nr. 20 box di mq. 20 circa cadauno;---///

• FILA "C" nr. 34 box

di mq. 16 circa cadauno;---//

• FILA "E" nr. 37 box composta da due tipologie di box di cui 27 di 16

mq. circa cadauno e 10 da 6,50 mq circa cadauno.---///

• FILA "F" nr. 40 box di mq 6,5 circa

cadauno;----///

• FILA "G" nr. 40 box di mq. 6,5 circa cadauno;----//

• FILA "H"

nr.40 box di mq. 6,5 circa cadauno;-----//

• FILA "L" nr. 40 box di mq. 6,5 circa cadauno; si precisa

che nr. 10 box della fila L sono destinati a ricovero animali in quarantena/isolamento. Non è stata denominata alcuna

fila "I".----///

• FILA "D" destinata a canile sanitario, costituita da nr. 22 box di cui

18 di circa 4,80 mq. cadauno suddivisi solo in parte chiusa e scoperta e 4 box di circa 16 mq cadauno composti da parte

chiusa, coperta e scoperta.----///

• FILA "RICOVERO CANI A STABULAZIONE LIBERA" nr. 7 recinti che

misurano: 6 box (14,30X 7mt.), 1 box (9,40X10,25 mt.).----////

Sono stati controllati singolarmente, uno ad

uno, tutti i box e tutti gli animali in essi presenti, rilevando un buono stato di nutrizione ed un buono stato di salute

complessivi. A campione sono stati controllati con l'apposito lettore i microchips di cui sono dotati i cani,

constatando la corrispondenza con il numero riportato nel registro di carico e scarico, tenuto in maniera informatica

come "elenco riepilogativo", acquisito in copia con aggiornamento alla data del 23/01/2010.----------/////

/>
Le condizioni igieniche complessive di tutti i box sono sufficienti.----------------////"



/>
Nel corso dell'ispezione i N.A.S. hanno rilevato che 7 cani presentavano delle patologie, dei quali:

/>
DUE ( un meticcio pastore tedesco maschio adulto e un meticcio pastore nero focato adulto, maschio) ricoverati nel

reparto quarantena del canile rifugio;

CINQUE (un meticcio fulvo femmina adulta; un meticcio maschio adulto

bianco; un dalmata femmina bianco nera, adulta; un meticcio bianco arancio femmina adulta; un volpino bianco arancio

maschio adulto di piccola taglia), nonostante i segni delle loro patologie, in discreto stato di salute nei box del

canile rifugio.



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