Piano regionale di riordino della rete delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2010/2011.

L'URP   segnala che

nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.17 del 27 gennaio 2010, è stata pubblicata la deliberazione della Giunta

Regionale n. 2594 del 22 dicembre 2009, avente ad oggetto:"Piano regionale di riordino della rete delle

istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2010/2011, (vedere pagine da 2867 a 2923)

Con la suindicata delibera la Giunta Regionale ha approvato il Piano Regionale di

riordino della rete delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico

2010/2011.

Alla luce di tale approvazione, per quanto riguarda il Comune di Tricase

(vedi pagine B.U.R.P.   2892 e 2920)  la situazione è la seguente:

E' stata autorizzata la riorganizzazione

della rete scolastica comunale con riduzione da 4 a 3 degli isituti Comprensivi nell'ottica di una migliore

ridistribuzione della popolazione scolastica, assumendo il seguente nuovo assetto:

- 1 ° Polo Istituto

Comprensivo di via Apulia comprendente i plessi di Scuola dell'Infanzia di via Bissolati, Scuola Primaria di via Apulia

e Scuola Media di via Apulia, per un totale di 760 alunni;

- Accorpamento del 2 ° Polo

(Istituto Comprensivo di via R. Caputo) e 3 ° Polo (Isituto Comprensivo "G. Pascoli") dando vita ad un Istituto

Comprensivo comprendente la Scuola dell'Infanzia di via Micetti e Lucugnano, la Scuola Primaria di via R. Caputo e

Lucugnano, la Scuola Media "G. Pascoli" e Lucugnano per un totale di 790

alunni;

- 4 ° Polo Istituto Comprensivo "D. Alighieri"

comprendente la Scuola dell'Infanzia di via F. Gioia e Depressa, la Scuola Primaria di Tutino e Depressa e   la Scuola

Media "D. Alighieri" per un totale di circa 547 alunni.

Per quanto

concerne l'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore "G. Stampacchia"   si prende atto del mantenimento

attuale assetto organizzativo - didattico in considerazione del fatto che l'imminente attuazione della riforma e le

incertezze sulle modalità  di confluenza degli attuali indirizzi di studio in quelli previsti dalla riforma impongono al

momento un atteggiamento di prudenza nelle decisioni relative agli interventi di dimensionamento della rete

scolastica.