Comune di Tricase - Piano Urbanistico Esecutivo comparto 7 zona C1 in località  "Futuse" - frazione di Lucugnano. Parere Paesaggistico (art. 5.03 NTA del PUTT/P).

Deliberazione della Giunta Regionale 27 dicembre 2012, n. 3002

Dettagli della notizia


L'URP informa che nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.22 del 12 febbraio 2013, è stata pubblicata la deliberazione della Giunta Regionale 27 dicembre 2012, n.3002, con la quale rilascia al Comune di Tricase (Le) per il Piano Urbanistico Esecutivo comparto 7 zona C1 in località  "Futuse-- frazione di Lucugnano, il Parere Paesaggistico ex art. 5.03 delle NTA del PUTT/P con le prescrizioni riportate al punto "Indirizzi e Prescrizioni-



 



"(Indirizzi e prescrizioni)

In relazione al parere paesaggistico previsto dall'art. 5.03 delle NTA del PUTT/P, sulla scorta di quanto nel merito evidenziato, si ritiene di poter esprimere parere favorevole, con le sottoindicate prescrizioni e i seguenti indirizzi, il cui rispetto deve essere verificato in sede di rilascio di autorizzazione paesaggistica da parte del Comune, in quanto le opere in progetto risultano potenzialmente compatibili con gli indirizzi e le direttive di tutela individuate per gli ATE interessati.



Prescrizioni:

- sia riconfigurata la viabilità  di nuovo impianto, conservando la viabilità  e la suddivisione dei fondi esistenti;

- siano riconfigurate le zone del Piano di Lottizzazione denominate SS.2 e SR.2 (lotti nn. 9, 10, 11), al fine di salvaguardare i muretti a secco e la pagghiara esistenti di significativa valenza paesaggistica, prevedendo una nuova e alternativa dislocazione delle opere e dei volumi previsti;

- nella scelta delle trasformazioni previste nella zone denominata SS.1, sia garantita la tutela delle alberature e delle formazioni vegetazionali esistenti;

- trattandosi di un'area di margine urbano, è necessario prevedere, nelle aree destinate a verde pertinenziale e pubblico e lungo la viabilità  esistente e di progetto, la piantumazione di essenze arboree autoctone, sia al fine di integrare le componenti vegetazionali comunque presenti nel contesto rurale di appartenenza, sia per creare ombreggiamento e migliorare il microclima locale.

Indirizzi:

Nei successivi livelli di progettazione:

- le nuove recinzioni siano preferibilmente costituite da materiali lapidei locali e realizzati con tecniche tradizionali; qualora sia verificata la necessità  di ricorrere a recinzioni metalliche, sulle stesse, si prevedano piantumazioni finalizzate a ridurre l'effetto barriera e contestualmente a incrementare i complessi vegetazionali;

- per le finiture esterne degli edifici si utilizzino materiali e tecniche simili o compatibili con quelle tradizionali dei vicini luoghi rurali, preferendo per le superfici verticali esterne degli edifici, delle recinzioni e dei manufatti edilizi in generale, l'uso del colore bianco;

- le aree scoperte pertinenziali pavimentate, le aree di sosta, i parcheggi e la viabilità  interna siano realizzati con materiale drenante e permeabile (es. pietra locale a giunto aperto, ghiaino, ecc.);

- nella realizzazione degli edifici sia privilegiato l'uso di tipologie costruttive della tradizione storica locale prevedendo coperture piane e materiali lapidei locali;

- il progetto dei sistemi edilizi, al fine di migliorarne, il comfort, la vivibilità , il benessere e la salute degli abitanti, in funzione delle destinazioni d'uso, nonchè le condizioni di sostenibilità  complessiva, e la qualità  urbana e paesaggistica, deve perseguire, anche in applicazione della LR n. 13/2008, della LR n.14/2009 e del DRAG-PUE, la qualificazione ambientale dell'insediamento urbano.



In fase di cantiere al fine di evitare impatti diretti e/o indiretti sul contesto paesaggistico esistente e sulle sue componenti dovrà  essere garantito:

- il corretto scorrimento e smaltimento delle acque meteoriche superficiali per non compromettere la consistenza del suolo;

- la limitazione dei movimenti di terra (sbancamenti, sterri, riporti) per non modificare in maniera significativa l'attuale assetto geomorfologico d'insieme e conservare nel contempo l'assetto idrogeologico complessivo delle aree oggetto d'intervento;

- l'allontanamento e il deposito dei materiali di risulta rivenienti dalle operazioni di scavo nelle pubbliche discariche;

- l'uso di mezzi di cantiere e la realizzazione di opere complementari (piste di accesso, deposito di materiali, recinzioni, ecc.) che non compromettano le aree attigue a quelle d'intervento, prevedendo anche la predisposizione di opportuni sistemi di schermature;

- al termine dei lavori lo smantellamento delle opere provvisorie (piste carrabili, accessi ecc.) e il ripristino dello stato dei luoghi al fine di agevolare la ricomposizione dei valori paesistici del sito. "





 


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