L'URP informa
che, in data 8 gennaio 2010, è stata emessa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e delle Ricerca -
Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l'Autonomia Scolastica la
Circolare n.2, con oggetto:"Indicatori e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non
italiana".
Al punto 3 della suindicata circolare ministeriale, in merito alla distrubuzione degli
alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole e formazione delle classi, vengono indicati i seguenti punti fermi,
"che dovranno costituire da quadro di riferimento alle diverse iniziative e operazioni da porre in campo
pergarantire una partecipazione alla vita scolastica degli alunni stranieri utile e fruttuosa. Tali punti non vanno
peraltro intesi quali vincoli posti ai genitori che iscrivono i propri figli, bensi quali criteri di carattere
organizzativo sia dell'offerta formativa territoriale, sia della gestione interna della singola istituzione
scolastica:
1. Il numero degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non
potrà superore di norma il 30% del totlae degli iscritti, quale esito di una equilibrata distribuzione degli allievi con
cittadinanza non italiana tra istituti che insistono sullo stesso territorio;
2. Il limite del 30%
entra in vigore dall'anno scolastico 2010-2011 in modo graduale: viene infatti introdotto a partire dal primo anno della
scuola dell'infanzia e dalle classi prime sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di I e II
grado.
3. Il limite del 30% può essere innalzato - con determinazione del Direttore generale
dell'Ufficio Scolastico Regionale - a fronte della presenza di alunni stranieri (come può frequentemente accadere nel
caso di quelli nati in Italia) già in possesso delle adeguate competenze linguistiche;
4. Il limite
del 30% può di contro venire ridotto, sempre con determinazione del Direttore generale dell'Ufficio Scolastico
Regionale, a fronte della presenza di alunni stranieri per i quali risulti all'atto di iscrizione una padronanaza della
lingua italiana ancora inadeguata a una compiuta partecipazione all'attività didattica e comunque a fronte di
particolari e documentate complessità ."