L'URP informa che il Consiglio Regionale, nella seduta del 28 giugno 2011, ha
approvato la legge regionale recante:"Istituzione degli ecomusei della Puglia."
Per opporrtuna
consocenza, si riporta il testo degli articoli 1 e 2 della suddetta legge
regionale.
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bsp; Art. 1
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nbsp; Oggetto e finalità
1. La Regione Puglia,
di concerto con le comunità locali, le parti sociali e gli enti locali e di ricerca riconosce, promuove e
disciplina sul proprio territorio gli ecomusei allo scopo di recuperare, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel
loro sviluppo la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, le relazioni fra
ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività e il modo in cui l'insediamento
tradizionale ha caratterizzato la formazione e l'evoluzione del paesaggio e del territorio regionale, nella prospettiva
di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di
responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell'intera comunità locale.
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2. La Regione, per conseguire lo scopo di cui al comma 1, promuove l’istituzione di ecomusei, quali luoghi
attivi di promozione della identità collettiva e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nella forma
del museo permanente, di dimensioni e caratteristiche adeguate alle finalità di cui al comma 3 e ne sostiene le
attività.
3. Gli ecomusei perseguono le seguenti finalità:
a) conservare,
ripristinare, restaurare e valorizzare ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili per tramandare le testimonianze
della cultura materiale e ricostruire le abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, le relazioni con
l'ambiente circostante, le tradizioni religiose, culturali e ricreative, l'utilizzo delle risorse naturali, delle
tecnologie, delle fonti energetiche e delle materie impiegate nella produzione agricola, silvicola, artigianale e
industriale;
b) rafforzare il senso di appartenenza e delle identità locali attraverso la conoscenza, il
recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche e culturali al fine di valorizzare i
caratteri identitari locali;
c) promuovere la partecipazione diretta delle comunità, delle istituzioni
culturali e scolastiche e delle associazioni nei processi di valorizzazione, promozione e fruizione attiva del patrimonio
culturale – materiale, immateriale – sociale e ambientale del territorio regionale, compresi i saperi
tramandati e le tradizioni locali. A tal fine, gli ecomusei promuovono laboratori di cittadinanza attiva per la
costruzione di “mappe di comunità”, cosi come definite dall’articolo 13 (Le mappe di
comunità), comma 1, dell’Elaborato 2 (Norme tecniche di attuazione) allegato alla deliberazione della Giunta
regionale 11 gennaio 2010, n. 1 (Approvazione della proposta di Piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia
(PPTR), o analoghi strumenti di coinvolgimento attivo degli abitanti nella identificazione e rappresentazione delle
peculiarità dei luoghi e della percezione del paesaggio, per il censimento del patrimonio locale e la definizione
di regole condivise per la sua cura;
d) favorire e sostenere la conoscenza, tutela e valorizzazione del
paesaggio conformemente ai principi di cui alla Convenzione europea del paesaggio, fatta a Firenze il 20 ottobre 2000,
ratificata con legge 9 gennaio 2006, n. 14, con compiti di promozione e attivazione sul territorio del Piano
paesaggistico territoriale regionale (PPTR) di cui alla legge regionale 7 ottobre 2009 n. 20 (Norme per la pianificazione
paesaggistica);
e) valorizzare e diffondere la conoscenza e l’uso del patrimonio culturale in quanto
elemento del territorio, funzionale alla costruzione, alla rivitalizzazione e alla messa in rete di attività e
servizi volti a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale di un’area connotata da specifici caratteri
identitari;
f) favorire e promuovere progetti di sviluppo e integrazione interculturale, finalizzati
alla scoperta e conoscenza del territorio;
g) promuovere lo studio e la ricerca scientifica relativi alla
storia e alle tradizioni del territorio e diffondere le stesse attraverso attività didattico - educative;
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h) predisporre itinerari di visita e percorsi di fruizione e valorizzazione turistica e culturale che introducano e
accompagnino il visitatore nella conoscenza dell’ambiente e delle tradizioni locali;
i) sensibilizzare le
comunità locali, le istituzioni, in particolare quelle culturali, scientifiche e scolastiche, il settore
produttivo, gli enti e associazioni locali e di categoria ai temi dello sviluppo sostenibile anche attraverso la
conoscenza e la rappresentazione delle trasformazioni sociali, economiche, culturali e ambientali storicamente vissute
dalle comunità locali e dai territori;
j) ricostruire e riattivare ambienti di vita e di lavoro
tradizionali volti alla produzione di beni o servizi da offrire ai visitatori, creando opportunità di impiego e di
promozione di prodotti locali, nonché di didattica, sport e svago in genere;
k) promuovere, anche a fini
di fruizione pubblica, il corretto recupero di strutture di carattere residenziale, storico e artistico, nonché
delle tradizionali produzioni agroalimentari ed artigianali presenti;
l) promuovere iniziative di cooperazione
e scambio di esperienze con altre realtà ecomuseali anche attraverso la creazione e/o adesione a reti regionali,
nazionali ed europee;
m) mettere in atto procedure e metodi per l’attuazione della Convenzione europea
del paesaggio per il diritto alla bellezza degli ambienti di vita delle singole comunità, anche attraverso
contatti con enti e proprietari privati per la manutenzione del paesaggio e della cultura locale;
n)
rappresentare presidi locali dell’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio e per i beni
culturali, fungendo da attivatori dei processi di sensibilizzazione della società pugliese per la salvaguardia e
il recupero del patrimonio paesaggistico di cui al comma 3, lettera d), dell’articolo 4 (Finalità e funzioni
dell’Osservatorio) della l.r. 20/2009.
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Art. 2
Riconoscimento e gestione degli ecomusei
1. Gli ecomusei sono promossi da
associazioni e fondazioni culturali, ambientalistiche e di conservazione del patrimonio storico, senza scopo di lucro
appositamente costituite o che abbiano come oggetto statutario le finalità di cui all’articolo 1, comma 3,
ovvero enti locali singoli e associati, enti di ricerca pubblici e privati. "
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