Istituzione degli Ecomusei della Puglia
Proposta di legge presentata da un Consigliere della Regione Puglia
Dettagli della notizia
L'URP informa che in data 21 ottobre 2010, un Consigliere della Regione Puglia ha
presentato una proposta di legge recante:"Istituzione degli Ecomusei della Puglia."
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La proposta di legge, composta da 6 articoli, è stata assegnata, in data 2 novembre 2010, alla
Commissione VI (Politiche Comunitarie - Lavoro - Formazione Professionale)
Per
opportuna conoscenza, si trascrive di seguito il testo degli articoli 1 e 2 della succitata proposta di legge.
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"Art. 1
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( Oggetto e Finalità )
1. La Regione Puglia, di
concerto con Ie comunita locali, Ie parti sociali e gli enti locali e di ricerca riconosce, promuove e disciplina suI
proprio territorio gli Ecomusei, allo scopo di recuperare, testimoniare. valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la
memoria storica, la vita, Ie figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, Ie relazioni fra ambiente naturale e
ambiente antropizzato, Ie tradizioni, Ie attività e il modo in cui I'insediamento tradizionale ha caratterizzato la
formazione e I'evoluzione del paesaggio e del territorio regionale, nella prospettiva di orientare lo sviluppo futuro
del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei
soggetti pubblici e privati e dell'intera comunità locale.
2. La Regione, per conseguire
lo scopo di cui al comma 1, promuove I'istituzione di Ecomusei, quali luoghi attivi di promozione della identità
collettiva e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nella forma del museo permanente,di dimensioni e
caratteristiche adeguate alle finalità di cui al successivo comma 3 e ne sostiene Ie attività .
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3. Gli Ecomusei perseguono Ie seguenti finalità :
a) conservare, ripristinare, restaurare e valorizzare
ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili per tramandare Ie testimonianze della cultura materiale e ricostruire Ie
abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, Ie relazioni con I'ambiente circostante, Ie tradizioni
religiose, culturali e ricreative, I'utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie, delle fonti energetiche e delle
materie impiegate nella produzione agricola, silvicola, artigianale e indllstriale;
b) rafforzare il senso di
appartenenza e delle identità locali attraverso la conoscenza, il recupero ela riproposizione in chiave dinamico-
evolutiva delle radici storiche e culturali al fine di valorizzare i caratteri identitari locali;
c)
promuovere la partecipazione diretta delle comunità , delle istituzioni culturali e scolastiche e delle associazioni nei
processi di valorizzazione, promozione e fruizione attiva del patrimonio culturale - materiale, immateriale - sociale e
ambientale del territorio regionale, compresi i saperi tramandati e Ie tradizioni locali. A tal fine gli Ecomusei
promuovono laboratori di cittadinanza attiva per la costruzione di "mappe di comunità ", cosi come definite
dall'art. 13 comma 1 delle NTA del PPTR, o analoghi strumenti di coinvolgimenlo attivo degli abitanti nella
identificazione e rappresentazione delle peculiarità dei luoghi e della percezione del paesaggio, per il censimento del
patrimonio locale e la definizione di regole condivise per la sua cura;
d) Favorire e sostenere la conoscenza,
tutela e valorizzazione del paesaggio conformemente ai principi di cui alia Convenzione Europea del Paesaggio, adottata a
Firenze iI 20 ottobre 2000, ratificata con legge 9 gennaio 2006. n.14, con compiti di promozione e attivazione sui
territorio del Piano paesaggistico territoriale regionale (PPTR) di cui alla legge regionale 7 ottobre 2009 n. 20
"Norme per la pianificazione paesaggistica";
e) Valorizzare e diffondere la conoscenza e l'uso del
patrimonio culturale in quanto elemento del territorio, funzionale alIa costruzione, alla rivitalizzazione e alla messa
in rete di attività e servizi volti a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale di un 'area connotala da
specifici caratteri identitari;
I) Favorire e promuovere progetti di sviluppo e integrazione interculturale,
finalizzati alla scoperla e conoseenza del territorio;
g) Promuovere lo studio e la ricerca scientifica
relative alla storia e alle tradizioni del territorio e diffondere Ie stesse attraverso attivita didaltico - educalive;
h) predisporre itinerari di visita e percorsi di fruizione e valorizzazione turislica e culturale che
introducano e accompagnino il visitatore nella conoscenza dell'ambiente e delle tradizioni locali;
i)
sensibilizzare Ie comunita locali, Ie istituzioni, in particolare quelle culturali scientifiche e scolastiche, il settore
produttivo, gli enti ed associazioni locali e di categoria ai temi dello sviluppo sostenibile anche attraverso la
conoscenza e la rappresentazione delle trasformazioni sociali, economiche, culturali e ambienlali storicamente vissute
dalle Comunità locali e dai territori;
j) ricostruire e riattivare ambienti di vita e di lavoro tradizionali
volti alla produzione di beni o servizi da offrire ai visitatori, creando opportunità di impiego e di promozione di
prodotti locali, nonchè di didattica, sport e svago in genere;
k) promuovere, anche a fini di fruizione
pubblica, il corretto recupero di strutture di carattere residenziale, storico ed artistico, nonchè delle tradizionali
produzioni agroalimentari ed artigianali presenti;
I) promuovere iniziative di cooperazione e scambio di
esperienze con altre realtà eco museali anche attraverso la creazione e/o adesione a reti regionali, nazionali ed
europee;
m) mettere in atto procedure e metodi per I'attuazione della Convenzione europea del paesaggio per i
diritto alla bellezza degli ambienti di vita delle singole comunità anche attraverso contatti con enti e proprietari
privati per la manutenzione del paesaggio e della cultura locale;
n) rappresentare presidi locali
dell'Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio e per i beni culturali, fungendo da attivatori dei proeessi di
sensibilizzazione della società pugliese per la salvaguardia ed il recupero del patrimonio paesaggistico di cui lett. d)
comma 3 dell'art. 4, I.r. n. 20/2009.
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Art. 2
(Riconoscimento e gestione degli
Ecomusei)
1. Gli Ecomusei sono promossi da associazioni e fondazioni culturali,
ambientalistiche e di conservazione del patrimonio storico, senza scopo di lucro appositamente costituite o che abbiano
come oggetto statutario Ie finalità di cui all'art. 1, comma3, ovvero Enti locali singoli e associati, Enti di Ricerca
pubblici e privati.
2. La Regione Puglia riconosce e disciplina gli Ecomusei sui proprio territorio.
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3. i soggetti di cui al comma 1, nell'ambito dell'organizzazione delle attività da svolgere, si dotano di spazi
da destinare a sede del laboratorio eco museale dove svolgere attività di gestione, promozione culturale e sostegno alle
attività didattico - educative e di ricerca in collaborazione con università , istituti specializzati, enti di promozione
turistica e istituti e luoghi di cultura.
4. La Giunta regionale, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della
presente legge, approva un regolamento per la definizione dei criteri e dei requisiti minimi per il riconoscimento della
qualifica di Ecomuseo nonchè per la individuazione dei soggetti pubblici ed i requisisti dei soggetti privati ai quali è
consentita la gestione degli Eeomusei. Tale regolamento tiene conto dei seguenti criteri:
a. caratteristiche di
specificità culturale, geografica e paesaggistica del territorio in cui si propone I' ecomuseo;
b.
partecipazione altiva della comunità locale nel progelto di predisposizione e animazione culturale dell' Ecomuseo;
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c. presenza di un insieme diversificato di soggetti partecipanti quali Associazioni, Enti di Ricerca pubblici e
privati, Fondazioni ed Enti locali singoli o associati;
d. allestimento di spazi adeguati ad ospitare
laboratorio eco museale come centro di interpretazione, documentazione e informazione;
e. esistenza di
itinerari di visita e allestimento di percorsi di fruizione e luoghi di interpretazione;
f. rapporto con altri
Ecomusei eventualmente esistenti sui medesimo territorio o territori limitrofi.
5. La Regione istituisce un
elenco degli Ecomusei di interesse regionale riconosciuti con Ie modalità di cui al comma 2 e sulla base del regolamento
di cui al comma 4. Tale elenco viene annualmente aggiornato. L'inserimento nell'elenco degli Ecomusei equivale a
riconoscimento delIa qualifica di Ecomuseo. Ogni tre anni la Regione, acquisito il parere delIa Consulta, verifica la
permanenza dei requisisti minimi per il riconoscimento della qualifica di Ecomuseo provvedendo a eventuali cancellazioni.
6. La programmazione e gestione delle attività degli Ecomusei relative alla promozione del paesaggio è operata
in stretta collaborazione con I'Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio e dei beni culturali, il quale per
il conseguimento delle proprie finalità istituzionali svolge attività di coordinamento e/o programmazione e può
promuovere forme di cogestione degli Ecomusei tra gli enti locali territoriali interessati e gli altri soggetti pubblici
e privati attuatori del Piano paesaggistico territoriale regionale.
7. La Regione promuove altresì Ie
iniziative di formazione degli operatori degli Ecomusei, cda realizzarsi anche mediante la partecipazione e lo scambio
culturale nei circuiti degli Ecomusei già attivi in Puglia e nelle altre regioni d'ltalia e d'Europa. "
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