L.R. 1 ° agosto 2003, n.11. regolamento attuativo di cui all'art. 16:"Distretti urbani del commercio": Adozione regolamento
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1563 del 12 luglio 2011
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L'URP comunica che la Giunta Regionale ha adottato la delibera n.1563 del 12 luglio 2011, avente ad
oggetto:L.R. 1° agosto 2003, n.11. regolamento attuativo di cui all'art. 16:"Distretti urbani del
commercio": Adozione regolamento.
I distretti urbani del commercio possono essere promossi dalle
amministrazioni comunali in forma singola o associata e dalle associazioni di operatori commerciali.
La
condizione necessaria per l'attivazione del distretto è un accordo stipulato tra l'Amministrazione Comunale, o
le Amministrazioni comunali, e gli operatori commerciali dell'area.
Per opportuna conoscenza,
si riporta di seguito il testo degli articoli 1, 2 e 3 della suindicata delbiera di Giunta
Regionale.
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bsp; &nb
sp; "Art.
1
&nbs
p; Oggetto del
regolamento
1. Oggetto del regolamento è l'applicazione di quanto previsto
dall'art. 16 della legge regionale n.11 del 1 agosto 2003, come modificata dalla legge regionale n.5 del 7 magghio 2008
che istituisce i distretti urbani del commercio.
2. Per distretto urbano del
commercio, ai fini del presente regolamento, sintende un organismo che persegue politiche organiche di riqualfiicazione
del commercio per ottimizzare la funzione commerciale e dei servizi al cittadino. Esso è costituito da operatori
economici, pubbliche amministrazioni e altri soggetti interessati, di un ambito territoriale delimitato caratterizzato da
un'offerta distributiva integrata ed in grado di esercitare una polarità commerciale almeno
locale.
L'ambito può avere un'ampiezza intra comunale, comunale o infra
comunale.
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nbsp; Art. 2
 
;
Obiettivi
1. La regione Puglia promuove i distetti
urbani del commercio come strumento per perseguire le seguenti finalità.
a. Realizzare una
politicia organica di valorizzazione del commercio nei centri urbani e negli altri ambiti commerciali
naturali.
b. Promuovere l'aggregazione fra operatori per la realizzazione di politiche e di servizi
comuni.
c. Incrementare la collaborazione fra le amministrazioni locali, gli operatori commerciali e
dei servizi favorendo il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati allo sviluppo e alla promozione del
territorio.
d. Favorire la collaborazione di tutti i soggetti interessati allo sviluppo e alla
promozione del territorio.
d. Favorire la collaborazione fra comuni in un ottica di ottimizzazione
delle risorse, e di copianificazione territoriale per l 'ottimizzazione del servizio distributivo ai
cittadini.
e. Valorizzare le specificità territoriali ed elevare il livello commerciale
presente e atteso nei diversi ambiti concorrenziali.
f. Favorire l'interrelazione fra commercio e
turismo e la valorizzazione dei prodotti del territorio.
g. Costruire un sistema di governance, di
competenze e di conoscenze per lo sviluippo del distretto.
h. Migliorare la qualità degli spazi
pubblici e la loro fruibilità con interventi strutturati di riqualificazione urbana.
i.
Proporre e definire i progetti di valorizzazione commerciale previsti dall'art. 16 L. reg.
11/2003.
&
nbsp; &n
bsp; Art.
3
&nbs
p; Caratteristiche dei distretti
1) In relazione alle dimensioni dei
comuni si possono evidenziare le seguenti tipologie di distretti:
a) Distretti diffusi: attuati da
comuni con popolazione residente inferiore a 25.000 abitantri e con meno di 200 esercizi
commerciali.
b) Distretti urbani: attuati da comuni con popolazione residente compresa tra 25.000 e
70.000 abitanti e comunque con più di 200 esercizi commerciali.
c) Distretti metropolitani:
attuati da comuni con popolazione residente superiore a 70.000 abitanti e con più di 600 esercizi
commerciali.
2) Caratteristiche delle tipologie:
a) I comuni
facenti parte dei distretti diffusi possono aggregarsi, sottoscrivendo un unico accordo di distretto, per realizzare
politiche coordinate e sfryuttare sinergie nell'attuazione degli interventi. Le aggregazioni possono coincidere con le
unioni di comuni.
b) All'interno dei distretti urbani viene indicato un unico accordo di
distetto.
c) All'interno dei distretti metropolitani possono essere creati più accordi di
distretto, fra loro coordinati, in relazione alle caratteristiche delle diverse zone del
territorio."