Legge Regionale approvata dal Consiglio Regionale il 3.7.2017:"Legge sulla partecipazione"
Dettagli della notizia
L'URP informa che il Consiglio Regionale della Puglia, nella seduta del 3 luglio 2017, con propria delibera n.120, ha approvato la Legge Regionale, avente ad oggetto:"Legge sulla partecipazione".
Nel comma 1 dell'articolo 2 della stessa (che qui di seguito si trascrive) sono indicati gli obiettivi che persegue la legge regionale
" Art. 2
Obiettivi
1. La Regione Puglia attraverso i processi partecipativi di cui alla presente legge persegue i seguenti obiettivi:
a) promuovere la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di governo della Regione in tutti i settori e a tutti i livelli amministrativi;
b) garantire l'individuazione dei contenuti del programma di governo e dei documenti di programmazione, per seguirne l'attuazione o le eventuali modificazioni istituendo dispositivi istituzionali di monitoraggio e di verifica quali, la sessione annuale di partecipazione del Consiglio regionale, il “Town Meeting” e il “Citizen Meeting” ai sensi dell’articolo 8;
c) garantire la partecipazione alla programmazione strategica della Regione Puglia, quale strumento fondamentale di indirizzo e di orientamento delle politiche pubbliche regionali;
d) garantire la partecipazione per lo svolgimento di attività di interesse generale e di cura dei beni comuni;
e) promuovere una cultura della responsabilità sociale condivisa in ogni ambito;
f) promuovere la parità di genere;
g) creare maggiore inclusione e coesione sociali, superando i divari territoriali, digitali, culturali, sociali ed economici;
h) garantire il valore strategico della gestione sostenibile dei conflitti sociali e ambientali legati allo sviluppo del territorio, attraverso lo strumento della pianificazione territoriale partecipata;
i) incrementare l'impegno democratico e il tasso di democraticità delle decisioni regionali;
j) promuovere la capacità associativa e di stare in rete degli attori territoriali e degli enti locali, quali i rappresentanti delle collettività locali, i rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti e di altri attori della società civile, in particolare nei settori socioeconomico, civico, professionale, culturale e scientifico;
k) valorizzare e diffondere le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione come strumenti al servizio della partecipazione democratica dei cittadini;
l) promuovere attività formativa sui temi della partecipazione, legalità Costituzione italiana, ordinamento e politiche dell’Unione europea."