Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 20132014.
Deliberazione della Giunta Regionale n.2157 del 29.10.2012
Dettagli della notizia
L'URP informa che la Giunta Regionale con propria delibera n.2157, adottata il 29 ottobre
2012, ha approvato le Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione
dell’offerta formativa per l’anno scolastico 20132014.
Le Linee di indirizzo
per l’anno scolastico 2013/2014 costituiscono lo strumento di determinazione dei criteri e delle modalità
alle quali le Province ed i Comuni devono attenersi per la definizione del dimensionamento, della distribuzione
territoriale della rete scolastica e della programmazione
La sentenza della Corte Costituzionale n.
147 del 2012, arrivata peraltro tardivamente rispetto alla possibilità di poter modificare il piano di
dimensionamento, già approvato dalla Regione Puglia, ha sottolineato come sia competenza regionale la
programmazione sul territorio, mentre sia competenza statale quella di individuare il contingente di dirigenti da
assegnare alle regioni. E’ evidente che discende da questa pronuncia quanto contenuto nella bozza di intesa Stato -
Regioni, in via di definizione, che prevede che la determinazione delle autonomie scolastiche sia subordinata al
contingente di dirigenti scolastici da assegnare alle singole regioni.
Alla luce del nuovo quadro normativo e
dell’assetto organizzativo definito con il Piano 2012-2013, Province e Comuni procederanno per l’anno
scolastico 2013/2014, nell’ambito delle rispettive competenze, al dimensionamento delle istituzioni scolastiche
secondo le premesse generali sopra indicate ed i criteri di seguito riportati, previa acquisizione del parere
obbligatorio, non vincolante, delle istituzioni scolastiche interessate, espresso dagli organi collegiali. Le proposte di
dimensionamento dovranno essere predisposte da Province e Comuni tramite un ampio, trasparente ed efficace sistema di
concertazione con le istituzioni scolastiche, USR, Uffici Scolastici Provinciali, Organizzazioni sindacali,
rappresentanze dei genitori e ogni altro soggetto interessato, al fine di favorire la massima
partecipazione.
Pur in assenza di parametri numerici predefiniti gli enti locali
dovranno formulare proposte di dimensionamento scolastico coerenti con il nuovo criterio della media di 900 alunni per
istituzione scolastica, tenendo presente che non potranno più esistere scuole affidate “in
reggenza”.
Le Province, in una logica di governance il più possibile condivisa e
partecipata, dovranno esercitare il loro ruolo di programmazione e di sede di coordinamento e di confronto, a livello
territoriale, con i Sindaci, le istituzioni scolastiche e le parti sociali, con riferimento all’intero sistema
dell’istruzione.
Per realizzare detta condivisione, le Province avranno cura di acquisire ed
integrare nella proposta di piano provinciale le proposte dei Comuni, che avranno, a loro volta, acquisito i pareri dei
Consigli d’istituto delle scuole primarie e secondarie di 1° grado di propria competenza.
I Comuni,
competenti per le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dovranno tenere conto anche dei seguenti
criteri:
- considerare la consistenza della popolazione scolastica nell'ambito territoriale di riferimento e
dei flussi di mobilità volontari o indotti;
- verificare la consistenza del patrimonio edilizio e dei
laboratori;
- considerare le caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino
di utenza;
- conseguire una più razionale ed efficace distribuzione della rete scolastica sul
territorio;
- verificare l'efficacia della configurazione assunta dal servizio scolastico e dei servizi
connessi (trasporti, mense, ecc.);
- considerare la possibilità di incentivare la creazione di reti di
scuole.
I Comuni adottano i Piani relativi al dimensionamento della rete scolastica con apposito atto
deliberativo e li trasmettono alla Provincia di appartenenza entro il 15 novembre 2012.
Le Province, acquisiti
i Piani comunali, approvano e trasmettono i Piani provinciali alla Regione ed all’Ufficio Scolastico Regionale
entro il 30 novembre 2012.
La Regione, acquisiti dall’Ufficio Scolastico Regionale il parere e gli
eventuali rilievi in ordine alla coerenza con l’assetto ordinamentale vigente delle proposte comunali e provinciali
pervenute, sulla base dei Piani Provinciali, delibera il Piano regionale di programmazione della rete scolastica e
dell’offerta formativa entro il 31 dicembre 2012.