Linee di indirizzo per la programmazione dell'offerta formativa di istruzione secondaria superiore relativa all'anno scolastico 2010/2011.

Deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2010, n.270

Dettagli della notizia

L'URP informa che nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 33 del 19 febbraio 2010, è stata

pubblicata la deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2010, n.270, recante:"Linee di indirizzo per

la programmazione dell'offerta formativa di istruzione secondaria superiore relativa all'anno scolastico

2010/2011."







Per opportuna conoscenza si trascrive di seguito il

testo dell'allegato A della suinidcata deliberazione di Giunta Regionale:



/>
                                                                                                                                                                                                  

"Allegato A



Indirizzi e linee guida per la programmazione

territoriale dell'offerta formativa di Istruzione secondaria Superiore. Anno scolastico 2010•2011.




II presente atto di indirizzo per le considerazioni espresse nella Deliberazione ha

I'obiettivo non tanto di attivare una complessiva riorganizzazione dell'offerta formativa dl istruzione e dl istruzione

e formazione regionale, quanto quello di delineare alcune scelte che segnino una prospettiva di sviluppo per il futuro.



La Regione ha attivato, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico regionale ad esperti del mondo della scuola

e dell'Università , un 'ampia azione di raccolta dati, informazioni, approfondimenti e prime valutazioni sui possibili

scenari di programmazione dell'offerta formativa dell'istruzione secondaria superiore alla luce dei regolamenti

ministeriali di riordino degli ordinamenti dell'istruzione Iiceale, tecnica e professionale, nonchè di ridefinizione

dell'assetto organizzativo-didattico dei Centri di istruzione per gli adulti, in corso di definitiva approvazione.

/>
Nell'ambito di detta azione la Regione coinvolge Ie Province, quali soggetti proponenti dell'offerta formativa

sul territorio, per attivare ampi processi di partecipazione e condivisione, nonchè opportune interlocuzioni, nel

rispetto delle competenze delle Regioni. con i competenti organismi territoriali e sociali.

La definizione dei

provvedimenti attuativi della programmazione formativa territoriale deve partire, infatti, dalla definizione di un chiaro

scenario socio-economico per poter comprendere gli impatti sul territorio delle diverse opzioni possibili.

La

recente nota prot.AOODPIT737 dell'8 gennaio scorso del Ministero dell'lstruzione, dell'Università  e della Ricerca,

richiama preliminarmente le disposizioni che disciplinano criteri parametri e tempi per il dimensionamento della rete

scolastica e per la correlata programmazione dell'offerta formativa - funzioni e compiti assegnati alla responsabilità 

delle Autonomie del territorio - anche in vista dei correlati adempimenti finalizzati al regolare avvio dell'anno

scolastico 2010/11, e ricorda che in ogni caso i descritti procedimenti, a livello di ciascuna regione, devono essere

compatibili con le risorse di organico del personale della scuola assegnate dallo stesso MIUR, che esercita in materia

una competenza esclusiva.

Lo stesso MIUR ha, inoltre, affermato che una tempestiva programmazione dell'offerta

formativa e della rete scolastica per I'anno scolastico 2010/2011 non sarebbe ostacolata o sostanzialmente ritardata

dalla non ancora avvenuta definizione dei nuovi ordinamenti degli istituti scolastici appartenenti al secondo ciclo di

istruzione, i cui regolamenti non hanno ancora concluso il prescritto iter procedimentale. Ciò in ragione del fatto che

la riforma sarà  applicata in modo graduale, entrando a regime il prossimo anno scolastico solo nelle classi prime, e che

gli emanandi regolamenti contengono esaustivi e criteri di confluenza tra le vecchie e le nuove tipologie dl indirizzo e

di scuola.

Occorre richiamare I'attuale quadro di ripartizione di competenze in materia di istruzione che

attribuisce allo Stato la definizione degli ordinamenti e alle Regioni la ripartizione e I'individuazione della

tipologia dell'offerta formativa sui territorio, ~~ integra con la parallela offerta di formazione professionale

regionale. La Regione, quindi, svolge un ruolo primario quale ente di programmazione del territorio, non solo

/>


per ciò che attiene alla scuola e alla formazione, ma anche per ciò che riguarda il lavoro, I'impresa,

I'industria, la sanità , i servizi, il sociale.

Sotto questa profilo è, pertanto, necessario assicurare

coordinamento e collegamento tra la programmazione dell'offerta scolastica con le più generali politiche sui territorio.

La programmazione dell'offerta formativa non riveste carattere formale, ma deve essere coerente con quella socio-

economica e con la vocazione del territorio.

La complessità  della contingente situazione, determinata dalla

tuttora mancata approvazione definitiva dei regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore e dei termini

ristretti fissati dal MIUR per la chiusura dell'anagrafe informatizzata delle scuole, fa ritenere opportuno assumere il

presente atto di indirizzo per rendere possibili gli interventi indilazionabili sui piano generale di programmazione

dell'offerta formativa per I'anno scolastico 2010/2011, che si configura come anno di transizione.





Si evidenzia quanto segue:


Gli Enti Locali, per quanto appena

evidenziato,sono chiamati, sulla base delle presenti indicazioni programmatiche della Regione, a definire all'interno

del territorio di competenza, con la più ampia applicazione del principio di sussidiarietà . la programmazione formativa,

attivando anche i necessari confronti con le Istituzioni scolastiche e le Organizzazionl Sindacali dl comparto.

/>
Nella consapevolezza che i tempi ristretti stabiliti dal Miur non consentono oggettivamente un'organica

programmazione, la prima confluenza dal vecchio al nuovo non potrà  che avvenire secondo le confluenze tabellari definite

dagli emanandi regolamenti. Questi presumibilmente porteranno, nel breve periodo, ad un incremento di Istituti di

Istruzione Superiore (II.SS.).

I termini ristretti non consentono al momento, di svolgere un'accurata verifica

e dl adottare un eventuale master plan per il governo delle azioni indotte dagli effetti della "confluenza",

che (pur nella affermata previsione di avvenire secondo i criteri e Ie regole previsti dagli emanandi nuovi regolamenti).

per ciascuna tipologia di Istituzione scolastica possono manifestarsi in modo specifico e tale, comunque, da richiedere

negli anni di graduale applicazione della riforma I'adozione di scelte mirate.

La nuova offerta formativa sarà 

ridefinita e razionalizzata a partire dalla programmazione dell'anno scolastico successivo 2011-2012.

/>
L'obiettivo generale è mantenere una diversificata offerta formativa ed educativa, collocando indirizzi dl studio

simili nello stesso istituto o   in specifici campus formativi, che saranno ritenuti i più idonei ad accoglierli, tenuto

conto di diversi fattori, quali: collocazione geografica, strutture e presenza di idonee attrezzature logistico

laboratoriali.

In vista del regolare inizio dell'anno scolastico 201012011 non potranno essere attivati

indirizzi di studi nuovi e/o aggiuntivi,nè ulteriori punti di erogazione del servizio.

Nella descritta

prospettiva, gli indirizzi ed i criteri guida che dovranno orientare la programmazione dell'offerta formativa di

istruzione secondaria superiore per I'anno scolastico 2010-2011 sono i seguenti:


A) Indirizzi

generali:

La programmazione territoriale degli indirizzi di studio dell'istruzione secondaria superiore per

I'anno scolastico 2010 -2011 terrà  conto dei seguenti principi generali:


1. gradualità : è opportuno

procedere ad un graduale allineamento al riordino dell'istruzione secondaria superiore, per cui per il 2010 -2011, in

via transitoria, si procederà  soltanto alle confluenze "tabellari" previste dai



-

regolamenti ministeriali; la nuova offerta formativa sarà  rivista a partire dalla programmazione per I'anno successivo

(a.s. 2011-2012), da quando sarà  possibile tener conto dell'impatto della prima attuazione dei regolamenti;

2.

Interesse degli utenti: in questo processo è opportuno considerare prioritariamente I'interesse degli utenti del

servizio scolastico, con specifico riferimento alle difficoltà  di un avvio di nuovi ordinamenti in tempi molto ristretti,

che possono compromettere la possibilità  di scelte consapevoli e adeguatamente ponderate;


3. n.

autonomie invariato: la complessità  del processo di riordino non consente una valutazione, nemmeno presuntiva,

dell'impatto sui numeri e flussi di iscritti che i nuovi indirizzi potranno comportare; il processo, per I'anno

scolastico 2010 -2011, deve quindi avvenire all'interno delle autonomie già  autorizzate.


4.

attenzione all'obiettivo finale di rafforzamento e miglioramento qualitativo dell'offerta di istruzione superiore,

anche con specifico riferimento all'innovazione della didattica richiesta dal riordino.

/>


Coerentemente con I predetti principi generali, la confluenza degli attuali ai nuovi ordinamenti avverrà 

con I seguenti criteri:


B) Criteri:


1. dovranno essere necessariamente seguite le tabelle

dl confluenza previste dai Regolamenti Ministeriali;

2. Laddove siano possibili più opzioni, occorrerà 

considerare quelle più coerenti con le esperienze già  maturate nella didattica, che rispondano alle vocazioni ad alle

caratteristiche del territorio, offrano le migliori opportunità  di sbocco occupazionale per gli studenti, tengano conto

del quadro dl offerta delle altre Istituzioni scolastiche, in modo da garantire la più ampia scelta possibile per le

famiglie.


In concreto, I'ambito dl operatività  dei piani provinciali, a parte le confluenze

"automatiche", riguarderà  tre ipotesi determinate:


1. doppia confluenza di alcuni degli attuali

indirizzi (qualora tale situazione dovesse permanere anche in sede di approvazione definitiva dei Regolamenti);

/>
2. possibilità  per i licei scientifici e i licei delle scienze umane dl richiedere, rispettivamente, I'opzione

scientifico-tecnologica e I' opzione economico-sociale (espressamente codificate dal Regolamento dei Licei);

/>
3. possibilità , per i licei che attuano sperimentazioni, di richiedere una diversa confluenza (ai sensi

dell'art.13 comma 5 del relativo schema provvisorio di Regolamento);


Si evidenzia che, qualora, a

seguito dell'approvazione dei Regolamenti in seconda lettura, dovessero essere introdotte modifiche alle attuali tabelle

di confluenza, nei tempi previsti dalla presente programmazione, le stesse costituiranno II riferimento per II passaggio

al nuovo ordinamento.



. Si precisa che, come evidenziato nella richiamata nota del Miur delle scorso

8 gennaio I'attuazione è riferibile " ... presumibilmente soltanto al primo anno di corso, in relazione

all'esigenza di salvaguardare la prosecuzione ad esaurimento dei corsi già  attivati.

Negli atti di

approvazione del piano programmatico provinciale dovrà  essere evidenziato il percorso istruttorio effettuato con

particolare riferimento alle opzioni espresse dalle Istituzioni scolastiche ed all'attivazione del confronto con le

Organizzazioni sindacali di comparto. A tal fine, in ragione della ristrettezza dei tempi, le Province potranno attenersi

ai risultati della ricognizione generale, attivata dall'Ufficio Scolastico Regionale d'intesa con l'Assessorato al

Diritto allo Studio, dell'offerta formativa di istruzione secondaria di 20 grado attualmente erogata dalle

scuole pugliesi, riconfigurata , per I'anno 2010 -2011, sulla base delle tabelle di confluenza allegate agli schemi

provvisori di regolamento.

L'adozione del Piano regionale dell'offerta formativa di istruzione secondaria

superiore per I'a.s. 2010-- -2011 seguirà  .. il seguente rigido cronoprogramma, convenuto con le Province nel corso di

un recente incontro preparatorio:

• invio alla Regione ed all'Ufficio Scolastico Regionale della proposta

provinciale di programmazione dell'offerta formativa di istruzione secondaria superiore per I'anno scolastico 2010 -

2011 entro il 12.2.2010;

• acquisizione del parere dell'Ufficio Scolastico Regionale entro il 15.2.2010;

/>
• adozione della deliberazione dl Giunta Regionale entro il19 febbraio 2010. "



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