Macaria Cistareddha è la magia Capraricese, è l’aria contadina che si respira passeggiando tra le vie del paese. Sono ancora vive negli occhi dei meno giovani le immagini di uomini, donne e bambini che al ritorno dalle campagne si riunivano nelle corti o semplicemente seduti sull’uscio di casa a mangiare e raccontare la giornata nei campi. Oggi, come allora, questa magia ritorna ogni 8 di agosto. Le immagini sbiadite di una volta riprendono il colore dell’estate salentina e le stradine illuminate a festa sono pronte ad accogliere a braccia aperte i visitatori come amici e fratelli.
Lungo tutto il percorso della sagra mani sapienti di nonne e mamme prepareranno i piatti della tradizione con antiche pratiche culinarie che donano ad ogni piatto un sapore d’altri tempi. La cucina contadina è un patrimonio di inestimabile valore che deve essere tramandato di generazione in generazione per accompagnare lontano nel tempo la saggezza secolare di un popolo. Una cucina fatta di pietanze povere a base di legumi e verdure ma anche di prelibati “piatti da festa” come la “pasta fatta a casa”, le
varietà di carni, le verdure di stagione, le pittule,i sciusceri e tanto altro ancora.
Il percorso della sagra sarà arricchito con opere dell’artigianato locale e dall’allestimento di una mostra artistico-artigianale all’interno dell’ antico frantoio ipogeo di notevole valore storico.
La colonna sonora della sagra danzerà sulle note della tradizione, fatta di melodie e suoni popolari che scandivano e accompagnavano il lavoro nei campi.
Inoltre nel programma è previsto presso il largo Crocefisso l’esibizione e l’intrattenimento per i più piccini con il Clown Lacoste ed i suoi spettacoli; nella zona ‘’Cappella’’ ci sarà il sottofondo Folk degli ‘’Ultimi’’ storico gruppo Folk tricasino.
La Macaria è, e sarà sempre, una festa della riscoperta delle nostre origini fatte di lavoro, lacrime e sudore ma anche di accoglienza e amore per la propria terra.